domenica 30 novembre 2014

Cheers to India: Mango Lassi






Camminando per le strade di Jaipur, la città rossa, nel Rajasthan in India, sono passata di fronte ad un negozietto con diverse persone fuori che sorseggiavano una bibita e poi lanciavano il bicchiere contro il muro, che, in pezzi, andava a finire in un contenitore a terra. Incuriosita e motivata dal caldo che faceva mi sono messa anch’io in fila. Arrivato il mio turno, il ragazzo dietro il bancone mi chiede: “salted Lassi o sweet Lassi?”. Io rispondo “sweet Lassi” e lui mi porge un bicchiere di terracotta colmo di questa bevanda densa in cambio di 15 rupie. E’ stato amore al primo sorso. Il sapore di questo yogurt energetico e dissetante a base di mango è una delle cose che mi è piaciuta di più dell’India. Per fortuna, essendo una bevanda semplice e senza ingredienti ricercati, posso riassaporare il Lassi anche lontana da quel meraviglioso paese!


Ingredienti (x 2 persone):

1 grande mango maturo
450 ml yogurt naturale
150 ml latte
ghiaccio tritato

Sbucciate e tagliate il mango.




Mettetelo nel mixer e frullate fino a che diventi una purea.



Aggiungete metà dello yogurt e continuate a frullare.
Aggiungente la restante metà dello yogurt e il latte e frullate di nuovo.
Servite su ghiaccio tritato.




domenica 16 novembre 2014

Dalla tradizione perugina: la Ciaramicola







La Ciaramicola è il mio dolce preferito ed è un dolce folcloristico umbro che si accompagna ad un piccolo aneddoto da raccontare.
Nella tradizione perugina, il giorno di Pasqua, questa torta veniva regalata dalle ragazze in età da marito ai loro innamorati.
I suoi colori sono i colori della città di Perugia: il rosso dell’interno e il bianco della glassa. I colori dei confettini rappresentano, invece, i 5 rioni in cui la città antica era divisa. Rosso come il rione di Porta S. Angelo dalla cui porta entrava la legna per il fuoco. Bianco come il rione di Porta Sole dove dominavano candidi marmi. Blu come il rione di Porta Susanna, dalla cui porta si arrivava al Lago Trasimeno. Verde come il rione di Porta Eburnea che si affacciava sui boschi e la valle umbra. Giallo come il rione di Porta S.Pietro dalla cui porta entrava il grano.
In Spagna non si trova l’alchermes e così me lo sono fatta portare da un’amica che mi è venuta a trovare di recente. Avrei dovuto aspettare il periodo pasquale per questo post ma non ce l’ho proprio fatta: questo dolce è un inno cromatico e una gioia per il palato.
Ah! Un consiglio alle nostre followers single in cerca della propria metà: preparate e regalate una ciaramicola a chi vi piace: rispettare la tradizione porta fortuna!  


Ingredienti:

3 uova
240g zucchero
120 g olio di mais
250g farina
110g alchermes
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito
confettini colorati

per la glassa:
1 albume
100g zucchero a velo
1 pizzico di sale

Mischiate bene tutti gli ingredienti fino a che il composto sarà ben amalgamato.



Imburrate uno stampo con il buco e versate il composto.
Cuocete in forno a 180° per circa 45 minuti.




Quando il dolce è ancora caldo, toglietelo dalla teglia.
Sbattete un albume con un pizzico di sale fino a che inizia a diventare ben fermo. Aggiungete 100g di zucchero a velo e  e continuate a mescolare per altri 5 minuti.
Spalmate la glassa sul dolce con un cucchiaio e cospargete di confettini colorati.
Rimettete in forno ventilato a 80° per circa 50-60 minuti.
Togliete il dolce dal forno e servitelo, una volta che sarà ben raffreddato.





domenica 9 novembre 2014

Storie di famiglia 4: i panzerotti


Il cibo è evocativo. Porta con sé, oltre ai sapori e agli aromi, anche i ricordi.
I panzerotti celebrano occasioni speciali, profumano di famiglia riunita, sanno di chiacchiere tra fratelli, di vacanze, dei giochi e delle risate di Sofia.
La preparazione dei panzerotti è molto semplice anche se un po’ lunga. Nella tradizione meridionale sono farciti con pomodoro e mozzarella. Nella “nostra” tradizione, invece, ad ogni forma corrisponde una diversa farcitura rendendo questo piatto ancora più ricco e sorprendente!

Ingredienti (per circa 30 panzerotti)

per l’impasto:
-          1 kg di farina
-          300 grammi di patate
-          50 grammi di lievito
-          3 uova
-          25 grammi di burro
-          25 grammi di strutto
-          latte (1 bicchiere scarso)
-          sale
-          olio di semi (per friggere)

per le farciture:
-          emmental e mozzarella
-          mortadella
-          alici e mozzarella
-          salmone e stracchino
-          tutto quello che vi suggerisce la vostra fantasia J

Bollite le patate. Quando saranno morbide sbucciatele e schiacciatele incorporandovi il lievito. Mettete il composto di patate e lievito nella farina a fontana. Aggiungete le uova, il burro morbido, lo strutto, il sale e il latte. Impastate e lavorate a lungo.
Stendete la pasta (lo spessore deve essere di circa ½ cm). Adagiatevi, intervallati, piccoli mucchietti di ripieno. 


Ripiegate per chiudere facendo pressione con le dita in modo da sigillare l’impasto.

Coppate i panzerotti con coppapasta di diverse forme a seconda del ripieno o con una rotella tagliapasta.


Coprite i panzerotti con uno strofinaccio pulito e fate lievitare per circa 1 ora.


Friggete in abbondante olio

Servite ben caldi

 




domenica 2 novembre 2014

Mesdames et Messieurs: les macarons!


I  macarons hanno rappresentato per me e Federica una piccola lezione di vita.
Li abbiamo provati per la prima volta quasi un anno fa. Prima di cominciare abbiamo letto per filo e per segno tutte le innumerevoli regole che si nascondevano dietro la preparazione di questi dolcetti e che sembravano essere imprescindibili per la loro riuscita. Il primo tentativo, per qualche motivo, è stato un fallimento totale. Senza perderci d'animo, dopo qualche tempo abbiamo riprovato, cercando di capire dove potevamo avere sbagliato la prima volta. Niente. Così anche il terzo e il quarto tentativo. Abbiamo incolpato la ricetta, poi il forno, le mandorle, lo zucchero. E noi stesse. Ogni volta giurando che sarebbe stata l'ultima e abbandonandoci all'idea che i macarons non erano cosa per noi. 
Poi un giorno, senza pensarci troppo e senza più speranze, ce l'abbiamo fatta. 
Quelle ricette così complicate, che prevedevano lo zucchero scaldato a 118° (non uno di più, non uno di meno), il forno preciso al grado centigrado, la meringa montata così bene da poter sfidare le leggi della gravità, le attrezzature da alta cucina e i passaggi cervellotici sono state soppiantate dalla ricetta più semplice e lineare in assoluto, che ci ha finalmente regalato dei macarons perfetti. 
In conclusione, è vero che non sempre la strada più semplice è quella giusta, ma grazie ai macarons abbiamo imparato che è vero anche il contrario... e che nella vita non bisogna mai gettare la spugna! :) 

Ingredienti per i macarons alla vaniglia:
80 gr di farina di mandorle
40 gr di zucchero semolato
2 albumi
120 gr di zucchero a velo
colorante alimentare rosso in polvere o in gel

Per la crema al burro:
80 gr di burro morbido
80 gr di zucchero a velo
qualche goccia di aroma di vaniglia

Innanzitutto la premessa è che gli albumi DOVREBBERO (secondo la scuola francese) essere vecchi di qualche giorno lasciati chiusi in un barattolo ermetico a temperatura ambiente. I miei, comunque, erano freschi di Conad un'ora prima.

Iniziate montando gli albumi a neve e aggiungendo, in due o tre riprese, lo zucchero semolato.
Aggiungete qualche goccia di colorante in gel o in polvere e continute a sbattere con la frusta elettrica. 
In un mixer tritate la farina di mandorle e lo zucchero a velo in modo da renderli ancora più sottili, dopodichè setacciateli e uniteli alla meringa.

[Al contrario di come si pensa, in questo caso non si deve mescolare dal basso verso l'alto per cercare di far mantenere il volume alla meringa; al contrario, dovrete mescolare con forza il composto per fargli perdere aria , spalmandolo con una spatola sulle pareti della ciotola e raccogliendolo di nuovo. Il composto, cadendo dalla spatola, dovrà formare il cosiddetto nastro (cioè dovrà cadere in maniera fluida e continua). Questo è quello che in pasticceria si chiama processo del macaronage.]

Ponete il composto in una sac-a-poche con una bocchetta rotonda liscia e formate, su una teglia coperta da carta forno, dei cerchietti del diametro di circa 2-3 cm, abbastanza distanziati tra loro.
Date dei leggeri colpetti alla teglia sul piano di lavoro per uniformare il composto ed eliminare eventuali bolle d'aria. Lasciate riposare i macarons per circa 30/40 minuti, fino a quando, appoggiando delicatamente un dito sulla superficie, questa non risulterà più appiccicosa e il dito non si sporcherà. 

[Questo passaggio, detto croutage, (ho studiato!!!) serve a formare la tipica crosticina esterna del macaron.] 

A questo punto ponete i macarons in forno statico preriscaldato a 145° per 13 minuti.
Nel frattempo preparate la farcitura montando con una frusta elettrica il burro morbido con lo zucchero a velo e l'aroma di vaniglia.
Una volta sfornati, lasciate raffreddare completamente i macarons, dopodichè staccateli delicatamente dalla carta forno e farciteli con la crema al burro. 
Et voilà! 






Guest star: Eleonora e la torta vegana di zucca e funghi




Questa è una ricetta dal sapore di autunno, di Umbria, di casa. L'ingrediente principale è la zucca, protagonista assoluta di questa stagione, a cui accostiamo i ceci, prodotto tipico delle nostre coltivazioni e i funghi, che sanno donare a ogni piatto un sapore di bosco. Un semplice impasto racchiude poi il tutto: che sia pasta sfoglia o una base per pizza, l'importante è avere solo qualche premura nell'accostare gli ingredienti. La torta ripiena, come nessun altro piatto, si presta bene a risolvere il quesito: "cosa preparo di veloce con quello che ho in casa?"

Eleonora è una giovane perugina appassionata di cucina vegetariana e vegana, colorata e genuina. Ingrediente segreto preferito: l'amore per la vita.




INGREDIENTI:
500 g di zucca
500 g di funghi champignon 
250 g di ceci lessati
1 rotolo di pasta sfoglia 
200 ml di panna vegetale
1/2 cipolla 
sale, pepe
prezzemolo
olio evo 


Cuocete la zucca privata di semi e a tocchetti nel forno con un goccio
d’olio per almeno 20 minuti a 180°.
Fate rosolare la cipolla tagliata sottilmente in una padella in una padella con un po' di olio ;lavate e tagliate a fette i funghi e fateli cuocere nella padella con la cipolla per qualche minuto, aggiungete sale, pepe e, una volta pronti, il prezzemolo.


In una terrina versate la zucca e i ceci lessati e schiacciateli con una forchetta o usate un frullatore (anche se con il frullatore si fa prima, io preferisco la forchetta, risulta meno liquido).

Aggiungete infine i funghi e la panna di soia, mescolate tutto e condire con il sale ed il pepe

(abbondate di condimenti perché sia i ceci che la zucca hanno un sapore molto dolce!).


Stendete la sfoglia su una teglia e versateci il composto. Mettete in forno preriscaldato a 180 ° per 30 minuti circa.
Questa torta è ancora più buona se mangiata tiepida o fredda, consiglio quindi di prepararla qualche ora prima o il giorno prima.