sabato 18 novembre 2017

Quello che gli spagnoli non sanno: Antonio e il risotto ai fiori di zucca




Antonio è di Pescara ed è stato il mio amico e collega di lavoro a Gibilterra per 7 anni e 4 mesi.  
Siamo entrambi espatriati e stati reduci dalle piogge irlandesi e scozzesi, per poi andarci ad asciugare nella punta più a sud d’Europa.
Nonostante la cucina locale sia decisamente soddisfacente,  l’assenza quasi totale in quest’area di alcuni prodotti invece diffusi in Italia, come il finocchio e i fiori di zucca, ci provoca comunque un po’ di nostalgia per la nostra cucina. Addirittura, la maggior parte delle volte i fiori di zucca vengono considerati dagli spagnoli uno scarto e resterebbero sorpresi al pensiero di mangiarli.
Questa estate la fortuna di Antonio è stata quella di riuscire a coltivare nel suo patio a La Linea, in Spagna, delle zucchine da cui sono  spuntati dei bellissimi fiori, che lui ha sapientemente utilizzato per fare questo gustosissimo risotto.

Grazie Anto per aver condiviso la tua fantastica ricetta! ;)



INGREDIENTI:
-70 g a testa di riso Carnaroli (o di altra qualità adatta al risotto)
-brodo vegetale
-almeno 7-8 fiori di zucca a persona
-burro per mantecare q.b (secondo la quantità di riso)
-parmigiano grattugiato q.b
-prezzemolo tritato
-1 spicchio d'aglio
-olio extra vergine d'oliva q.b.
-sale q.b.
-pepe q.b
-vino bianco per sfumare un dito per porzione di riso direi
-zafferano facoltativo (in polvere o in fili) q.b.

La preparazione di questo risotto è molto personalizzata. Ispirato dalla mia pianta di zucche in cortile e dalla preparazione di un risotto generico alle verdure.
Ho semplicemente modificato ad occhio la preparazione in modo da ottenere un risultato a mio avviso buono, delicato e anche bello da vedere tutto sommato. (Antonio)


       


PREPARAZIONE

Appassire i fiori di zucca in una padella con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio a fuoco basso giusto un attimo, salare e pepare e togliere dal fuoco.


    


In una padella far tostare il riso. Io lo metto a secco normalmente, lo mescolo con un cucchiaio di legno per non farlo bruciare per circa 2-3 minuti e infine sfumo col vino bianco.


    


Aggiungere il brodo vegetale caldo poco per volta, e lo zafferano se piace. A metà cottura aggiungere metà dei fiori di zucca e continuare a far cuocere.


     

Aggiustare di sale e pepe.

A fine cottura aggiungere i restanti fiori di zucca e mescolare.

Aggiungere il burro e il parmigiano grattugiato, spegnere il fuoco e mantecare il risotto lasciandolo riposare alcuni minuti (continuandolo a girare di tanto in tanto per non farlo attaccare).

        

Impiattare cospargendo di prezzemolo tritato, e altro parmigiano se si vuole, la ciliegina sulla torta è la decorazione con un fiore di zucca crudo tenuto da parte che potrà essere mangiato in quanto 
il calore della pietanza lo cuocerà un pochi attimi... ma il risulto estetico è notevole. Et voilà!


      


Non essendo ne un cuoco provetto, ne un blogger, non posso andare oltre nella spiegazione della ricetta. Chiaramente è possibile modificarla in base ai propri gusti. Scalogno o cipolla al posto dell'aglio per esempio, 
più o meno brodo per rendere più liquido o asciutto il risotto, idem per la quantità di burro e formaggio. Io ho gettato solo le basi...   :)

Rigrazio Diletta per avermi invitato a postare questa ricetta. Un saluto e buon appetito!

se mi invitate un'altra volta ho la ricetta della "zucca spaghetti" al forno!!! 

sabato 31 dicembre 2016

Quello che a Natale non può mancare: la Galantina di pollo


Lo ammettiamo alla faccia della modestia: non c'è, almeno tra quelle assaggiate fino a oggi, Galantina migliore della nostra! e non c'è mai stato per noi un Natale che non abbia combinato il profumo di abete e cera di candele con quello degli aromi intensi della Galantina.

La ricetta della nonna, introvabile nel web, deriva probabilmente dall'incontro di più appunti, frutto della fusione di tradizioni diverse ed avvalora la sua originalità.

Due cose da non dimenticare nella preparazione e nella presentazione della Galantina: la scelta delle materie prime che devono essere freschissime e di prima qualità e una bella gelatina dorata (da preparare il giorno prima) intorno a cui servire le fette di carne; oltre ad essere super decorativa, infatti, accoglie ed esalta la sapidità del pollo ripieno.



Ingredienti:
- 1 grosso pollo disossato
- 250 gr. di macinato di vitello
- 250 gr. di macinato di maiale
- 50 gr. di mortadella in una sola fetta
- 30 gr. di pistacchi
- 2 tartufi neri
- 100 gr. di prosciutto crudo, magro in una sola fetta
- 50 gr. di lardo
- 70 gr. di lingua salmistrata
- 2 uova sode (facoltative)
- 1 petto di pollo sottile per chiudere
- un bicchierino di marsala
- un bicchierino di cognac
- sale, pepe, noce moscata

Per la besciamella:
- 2 cucchiai di farina
-latte, burro, sale
1 tuorlo (da aggiungere fuori dal fuoco).

Vi proponiamo, in questo post, la ricetta in versione video.




Scottate i pistacchi in acqua bollente per qualche minuto e poi spellateli.
Fate una besciamella soda e aggiungeteci, fuori dal fuoco il tuorlo. Lasciatela intiepidire.
Nel frattempo tagliate tutti gli ingredienti (compresi i tartufi) a dadini e uniteli alla carne macinata. Amalgamate bene il composto con le mani e aggiungete i due liquori. Continuate ad amalgamare. Infine aggiungete la besciamella e mescolate bene. Riempite il pollo spingendo delicatamente il ripieno e facendo attenzione a non farlo fuoriuscire. Per chiudere sistemate bene la fetta di petto di pollo.
Fate rientrare con le dita le protuberanze delle ali e delle zampe in modo da avere una forma tonda senza sporgenze e cominciate a cucire le aperture con il rese un ago grosso.
A questo punto sistemate la Galantina in un sacchetto da forno che chiuderete stretto con uno spago.
Avvolgetela poi, accuratamente, in un panno bianco chiudendo bene le due estremità con altro spago. Sistemate la galantina in una pentola adatta e coprite completamente con acqua. Appena bolle aggiungete 2 cucchiai di brodo granulare. Fate cuocere a fuoco lento per 2/3 ore.
Una volta cotta, scolatela dal brodo e tenetela per un intera notte sotto un peso in modo da darle una forma un po' schiacciata.
Conservate la galantina in frigo fino al momento di servirla.

Buone feste a tutti!!

domenica 17 luglio 2016

Vienna a Perugia: la Sachertorte




La ricetta originale della Sachertorte è protetta da un marchio di fabbrica e non esistono licenze per la sua vendita, quindi, se la voglia di gustare la vera Sacher è irrinunciabile, non vi resta che andare a Vienna, all’Hotel Sacher; a meno che non abbiate la stessa fortuna che ho avuto io, cioè quella di ospitare due simpaticissime viennesi DOC che la Sacher ve la preparano in casa, permettendovi, così, anche di “rubare” i segreti della preparazione di questo delizioso dolce famoso in tutto il mondo!
Grazie a Vanessa e Patricia!!


INGREDIENTI per una tortiera di 24 cm
-          6 uova
-          130 gr di burro
-          110 gr di zucchero a velo
-          130 gr cioccolato fondente (al 70%)
-          110 gr di zucchero semolato
-          130 gr di farina
-          ½ cucchiaino di baking soda
-      marmellata di albicocche


 montate lo zucchero a velo con il burro


aggiungete, poi, un tuorlo alla volta


sciogliete il cioccolato a bagnomaria

montate i tuorli a neve ben ferma, aggiungeteci lo zucchero semolato poco alla volta e continuando a montare fino a che il composto risulterà lucido


una volta sciolto il cioccolato, aggiungetelo a filo  all'impasto di burro, zucchero e uova, continuando a mescolare con lo sbattitore elettrico

mescolate la farina con il baking soda e aggiungeteli all'impasto. Quando il composto risulterà omogeneo, aggiungete le chiare con lo zucchero ed amalgamate il tutto

imburrate e foderate con carta da forno la tortiera, versateci l'impasto e cuocete in forno a 160° per 1 ora. 
Lasciate lo sportello del forno socchiuso per il primi 10 minuti.

nel frattempo fate bollire in un pentolino 125 ml di acqua con 200 gr di zucchero per 5/6 minuti
 

e sciogliete altri 150 gr di cioccolato a bagno maria. Quando lo sciroppo sarà pronto lasciatelo intiepidire e poi versatelo a filo nel cioccolato sciolto mescolando molto velocemente con una frusta a mano così da evitare la formazione di grumi

con un coltello lungo tagliate a metà orizzontalmente la torta, lasciata prima raffreddare, e farcitela con uno strato di marmellata di albicocche
 

chiudete la torta con l'altro disco e spalmatela di marmellata anche sopra

a questo punto potete farcirla con il cioccolato aiutandovi con una spatola


servitela accompagnata da panna semi montata senza zucchero, come fanno i viennesi!




domenica 16 agosto 2015

L'armonia del cibo: salmone in salsa teriyaki



Nel 2013 la cucina giapponese è stata iscritta al patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

La parola Washoku, che significa “armonia del cibo”, descrive esattamente il concetto del cibo per i giapponesi e diventa una filosofia nel modo di pensare a ciò che si mangia.

Il Washoku ha 5 principi fondamentali:

1. cinque colori: ogni piatto dovrebbe includere cibi di colore rosso, giallo, verde, nero e bianco.
2. cinque gusti: riferito all’equilibrio dei sapori (salato, acido, dolce, amaro e piccante) per garantire che il palato sia piacevolmente stimolato senza essere sopraffatto.
3. cinque preparazioni: ogni piatto deve utilizzare diversi metodi di cottura per evitare il consumo eccessivo di sale, zucchero e grassi.
4. cinque sensi: gusto, vista, udito, olfatto e tatto.
5. cinque punti di vista che ci insegnano a pensare sempre alle persone coinvolte nella coltivazione, l’allevamento e la raccolta di ciò che mangiamo, così come  alle persone che hanno preparato il pasto.

Nella cucina giapponese il piacere procurato dal cibo è, dunque, un’esperienza multisensoriale che coinvolge, oltre al gusto, le componenti visive e tattili, attraverso la bellezza della presentazione,
l’armonia dei colori nel piatto e l’equilibrio degli accostamenti.

La salsa teryaki (letteralmente teri-lucido, yaki-cottura alla griglia) accompagna molti piatti di pesce, carne o verdure rispettando il principio secondo cui, nella cucina giapponese, i sapori devono armonizzarsi mantenendo ognuno la propria essenza, senza confondersi.

Il salmone in salsa teriyaki rappresenta bene la filosofia culinaria nipponica ed è una ricetta davvero semplice e gustosa. 
A noi è piaciuto moltissimo. Provatelo!


INGREDIENTI per 4 persone

- 4 filetti di salmone
- 200 ml di brodo vegetale
- 200 ml di salsa di soia
- 30 ml di mirin
- 2 cucchiai di miele
- erba cipollina
- pepe



In una pentola mettete il brodo vegetale, la salsa di soia, il mirin e il miele e fate bollire a fuoco medio-alto fino a che la salsa non avrà dimezzato il suo volume (20 minuti circa).



Preriscaldate il forno a 180°. Mettete i filetti di salmone in una teglia e spennellateli con abbondante salsa teriyaki, coprendo tutti i lati.



Infornate per circa 10-12 minuti. Trasferite su un piatto da portata, guarnendo il salmone con erba cipollina tagliuzzata.


mercoledì 24 giugno 2015

Cous cous speziato con salmone e crema di ceci




Questa ricetta è una di quelle adatte alle giornate in cui si ha poco tempo e poca voglia.
L'abbinamento di salmone e ceci all'inizio mi ha lasciato un po' scettica, ma dopo averlo provato in questa ricetta, arricchito anche da una nota speziata, mi ha conquistato! Basteranno pochi minuti per preparare un piatto davvero saporito...provare per credere!!!

Ingredienti (per 2 persone)
120 gr di cous cous 
100 gr di salmone affumicato
1 barattolo di ceci precotti
1 cipolla piccola
brodo vegetale
spezie a piacere (pepe, curcuma, cumino, curry, zenzero, paprika...)
olio evo
sale e pepe


Cuocete il cous cous come riportato sulla confezione. 
Nel frattempo mettete a scaldare in una padella un po' d'olio e fate soffriggere la cipolla tagliata a pezzetti.


Aggiungete i ceci scolati, un po' di brodo vegetale e le spezie e lasciate cuocere una decina di minuti .


Salate i ceci e frullateli con un po' d'olio.


Nella stessa padella dei ceci cuocete il salmone tagliato a striscioline e salate leggermente.
Condite il cous cous con una parte della crema di ceci e con il salmone (lasciando da parte qualche pezzetto per la decorazione), se serve aggiungete un filo d'olio d'oliva.
Adagiate la crema di ceci rimanente su un piatto. Con l'aiuto di un coppapasta rotondo del diametro di 9 cm posizionate al centro della crema il cous cous, guarnite con pezzetti di salmone e servite. 


domenica 10 maggio 2015

Celiaco con sapore: la torta di crema e mirtilli





Ecco un’altra ricetta dedicata alla sorella maggiore intollerante al glutine: la torta di crema e mirtilli. Talmente buona da non sembrare nemmeno una ricetta per celiaci e piena zeppa di questi piccoli, deliziosi frutti. Già, forse non ci avete mai pensato, ma i mirtilli, oltre ad essere ricchissimi di principi salutari, sono anche gli unici frutti che non devono essere sbucciati, senza evidenti semi .

La loro caratteristica asprigna si combina perfettamente con la dolcezza della crema pasticcera. Un impasto leggero realizzato con farina senza glutine esalta e completa lo straordinario abbinamento.

La ricetta che abbiamo seguito viene da un blog che ci piace molto e che consigliamo in particolare a chi cerca ricette senza glutine, "la cucina di Miky".



INGREDIENTI:
- 250 gr di farina di riso
- 2 uova
- 1/2 bicchiere di yogurt greco
- 1/2 bicchiere di latte intero
- 130 gr di zucchero di canna
- 120 gr di olio di semi
- 1 confezione di mirtilli
- scorza di 1 limone
- granella di zucchero e zucchero a velo per decorare

per la crema:
- 2 uova
- 1 cucchiaio e 1/2 di fecola di patate
- 1/2 litro di latte
- 2 o 3 cucchi di zucchero
- un pezzetto di buccia di limone

Prima di tutto preparate la crema. In una terrina sciogliete la fecola aggiungendo un pò alla volta il latte. Aggiungete le uova lo zucchero e il limone e mettete sul fuoco lento fino a che si addenserà.



Mettete da parte la crema che, nel frattempo, si raffredderà.
In un mixer mettete prima di tutto la scorsa di limone e lo zucchero ed azionate alla massima velocità.Poi aggiungete l'olio, il latte, lo yogurt e le uova e continuate a mescolare per qualche minuto. a questo punto potete aggiungere la farina e subito dopo il lievito. Lavorate fino a che il composto avrà ottenuto una consistenza densa e cremosa.



Ricoprite una teglia della dimensione di 24 cm con carta da forno e trasferitevi l'impasto. Cospargete con la maggior parte dei mirtilli precedentemente passati nella fecola. 
Aggiungete anche la crema a cucchiaiate.



Cospargete con la granella di zucchero ed aggiungete i restanti mirtilli.



Cuocete in forno già caldo a 180° per 50 minuti.



Quando la torta si sarà intiepidita cospargetela con zucchero a velo.





sabato 7 marzo 2015

I'm taking a ride: Tanja e i Kiflice




Quando io e Tanja ci siamo conosciute, nel 1994, lei era arrivata in Italia da poco.  E poi non ci siamo più lasciate J
La sua amicizia è la conferma di quanto le differenze culturali siano irrilevanti: ci piacciono, ci divertono, ci fanno arrabbiare le stesse cose.

Questa bella canzone è dedicata a noi due, alle gite di notte in motorino, alle risate, all'armonia che c’è sempre stata.




                             

   
Se penso ad un piatto che ritragga la nostra amicizia penso ai Kiflice che hanno onorato tutti i momenti importanti di questi ultimi 20 anni, dai compleanni di Gaja, alle serate speciali.

Tipico piatto serbo e dei Balcani, questi gustosi cornettini farciti con formaggio o salsiccia e ricoperti di sesamo sono legati ad una tradizione culinaria che vuole che quando i cristiani liberarono l’Ungheria dall'occupazione ottomana, nel 1686, i fornai della città celebrassero la vittoria con la vendita di panini appena sfornati fatti a forma di mezza luna. La moda prese piede e nacquero i Kiflice.

INGREDIENTI (per 48 cornetti)

Per l'impasto:
- 1 kg di farina
- mezzo bicchiere di olio
- mezzo litro di latte
- 3 uova
- un cubetto di lievito
- sale
- zucchero

Per il ripieno:
- salsicce
- formaggio Feta

Prima di infornare:
- 1 uovo sbattuto
- sesamo
- burro





















Fate sciogliere il lievito in un po' di latte



Rompete le uova in un ampio contenitore


Unite prima i liquidi: il latte


l'olio, il lievito



e infine sale e farina (se necessario un po' più di 1 Kg)



Impastate prima nella ciotola



poi sulla spianatoia



Rimettete l'impasto ottenuto nella ciotola



Coprite con un telo e lasciate riposare per circa 2 ore o fino a quando non avrà raddoppiato il volume



Rimpastate e dividete in 8 palline uguali



Stendete ogni pallina 




e dividetela, con un coltello, in 6 triangoli



sbriciolate la Feta con le mani



Adagiatene un po' alla base di ogni triangolo



Spellate, poi sbriciolate e fate cuocere la salsiccia in una piccola padella. 



                  Quando si sarà intiepidita mettetene un po' alla base degli altri triangoli di pasta.




Formate i cornetti arrotolando la pasta su se stessa partendo dalla base




e piegando le punte verso di voi



Adagiate i cornetti su una teglia ricoperta con carta da forno



Sbattete l'uovo 



e spennellate uniformemente la superficie dei cornetti



Cospargete con semi di sesamo



e adagiate su ognuno un pezzetto sottile di burro



Infornate in forno già caldo a 180° per 20 minuti circa, fino a quando saranno gonfi e ben dorati


Volendo, potete dividere le palline in 8 triangoli (invece di 6) ottenendo, così, 64 cornetti un po' più piccoli.

уживајте у јелу!