sabato 27 settembre 2014

Cheesecake pere e cioccolato (l'abbinamento azzeccato!)





Senza alzare gli occhi dalla chat in corso nel suo telefonino, Milli allungò la mano verso la frutta, disposta in un grosso cesto al centro del tavolo, davanti a lei. Le capitò una pera.
La degnò di un’occhiata di un millesimo di secondo. Quel tanto che bastava ad assicurarsi di non stare per addentare il telecomando. Con una mano iniziò a strofinare la pera sui pantaloni del pigiama di quella pigra domenica mattina. L’altra mano, come impazzita, digitava, ad una velocità inumana, parole di un qualche senso compiuto sui minuscoli tasti del magnetico cellulare.
Beloved entrò in cucina nell’istante esatto in cui la morbida polpa della pera stava per essere marcata dai denti di Milli. “Un morso…” chiese Beloved ancora sbadigliando. La pera si bloccò e la mano di Milli, completamente indipendente da tutto il resto, dirottò la sua traiettoria allungandosi verso la voce della sorella. “Che fai?” chiese Beloved mentre addentava il frutto. “Chatto” mugugnò laconicamente Milli senza alzare lo sguardo e riportando la pera verso la destinazione originaria.
“Mm, mm”, Beloved si accovacciò sulla sedia accanto a Milli afferrando un biscotto al cioccolato. Il sapore dolce, morbido e succoso della pera si fuse, nella sua bocca, con quello avvolgente e vellutato del cioccolato.
“Sorelle!” urlò allegra Freddi entrando come una furia in cucina “vi va di preparare una cheescake pere e cioccolato?”


Ingredienti
200 g di biscotti secchi tipo Digestive
100 g di burro
3 uova medie
400 g di pere (più una per guarnire)
300 g di Philadelphia 
300 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di zucchero
il succo di mezzo limone
80 g di maizena
100 g di zucchero a velo
50 ml di latte
4 cucchiai di acqua
1 pizzico di cannella

Mettete i biscotti secchi nel mixer e sminuzzateli finemente. Fate sciogliere il burro in un pentolino e nel frattempo trasferite i biscotti sminuzzati in una ciotola. . Aggiungete a poco a poco il burro sciolto ai biscotti sminuzzati, amalgamando per bene il tutto. Imburrate una tortiera del diametro di circa 24 cm e versate la base di biscotti sul fondo compattando bene con il dorso di un cucchiaio.  Fate raffreddare il composto in frigorifero per mezz’ora o in freezer per una decina di minuti.
Sbucciate le pere, togliete i semi e tagliatele a cubetti. Mettetele in una padella antiaderente insieme al succo del limone e fate cuocere qualche minuto. Aggiungete la cannella, l'acqua e lo zucchero e lasciate cuocere ancora qualche minuto, fino a quando le pere risulteranno morbide e piuttosto asciutte. Mettetele in una ciotola a raffreddare. 
Mettete il cioccolato in una ciotola e ponetela in un pentolino riempito a metà di acqua. Accendete il fuoco e fate cuocere il cioccolato a bagnomaria. A parte ponete Philadelphia e zucchero a velo e incorporate i due ingredienti con lo sbattitore, quindi aggiungete il cioccolato fuso intiepidito. Quando avrete ottenuto un composto omogeneo aggiungete le uova e il latte a filo continuando a montare il composto. Aggiungete anche la maizena setacciata e amalgamate fino a quando il composto avrà raggiunto un aspetto liscio ed omogeneo. Spegnete le fruste ed unite le pere a cubetti amalgamandole con una spatola. Prendete la base di biscotto dal frigo e farcitela con la crema. Cuocere a forno statico preriscaldato a 170° per un'ora (o a 150° per 50 minuti a forno ventilato). Una volta cotta, lasciate raffreddare la cheesecake per circa 4 ore in frigorifero. Guarnire con la pera tenuta da parte. 































Le fonti rivendicano origini mediterranee per la cheescake. Siamo in Grecia, addirittura intorno al 770 a.C. e una torta a base di formaggio di capra e miele viene preparata per gli atleti così da fornirgli energia. La versione più moderna di questo super dessert nasce negli Stati Uniti, quando, nel 1872, il lattaio James Kraft, nel tentativo di imitare un formaggio francese, creò una crema di formaggio pastorizzato che chiamò “Philadelphia” in onore alla sua città. Da lì alla cheescake il passo fu breve e ancora più breve l’evoluzione in un “must”.




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